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Come Rimuovere la Bolla di Bichat Senza Chirurgia?

11 Aprile 2023 Scritto da Serena Ghezzi
bichectomia per rimuovere bolla di bichat a firenze

Le guance paffute dei bambini sono adorabili conferendo loro un aspetto dolce e armonioso.
Con il passare del tempo e raggiungendo l’età adulta tuttavia le guance talvolta restano troppo floride e carnose alterando le proporzioni del viso creando disagi estetici e psicologici non indifferenti per chi desidera un volto ben delineato e snello.

L’effetto paffuto delle guance nei bambini come negli adulti è dato dalla “Bolla di Bichat” o “Buccal Fat Pad” in inglese o “pallottola” in gergo, un accumulo adiposo circoscritto ad un’area ben precisa del nostro viso e in particolare del terzo medio del volto.


La Bolla di Bichat prende il nome dall’omonimo chirurgo francese che nel 1700 si occupò di studiarla approfonditamente e di descriverla scrupolosamente individuando le sezioni di cui è composta, catalogando i setti fibrosi con cui si ancora tra i tessuti delle guance, elencando i muscoli facciali con cui interagisce e soprattutto enumerando le funzioni svolte e le proprietà intrinseche di cui è corredata.

Chiariamolo sin da adesso, la Bolla di Bichat non ha niente a che vedere con il tessuto adiposo sottocutaneo in quanto quest’ultimo si trova proprio sotto il derma a differenza del primo che si trova in strati tissutali più profondi, è di colore giallo chiaro a differenza della Bolla di Bichat che si presenta di colore giallo acceso e, infine, è distribuito in modo uniforme a differenza della pallottola che si caratterizza per la tipica forma lobulare.

Bichectomia (Intervento Chirurgico)

Ad oggi si sta diffondendo velocemente un intervento chirurgico specifico per rimuovere l’eccesso di adipe localizzato nella Bolla di Bichat, la bichectomia, una pratica nata nel campo del cinema hollywoodiano dove attori famosi sentono sempre più l’esigenza di avere volti taglienti e penetranti (la forma cosiddetta “V-Line”) invece che carnosi e talvolta appesantiti.

In Italia, come nel resto dei paesi europei, se ne parla sempre di più e si trovano sempre più professionisti disposti ad eseguirla.


L’intervento chirurgico di bichectomia ad ogni modo presenta notevoli rischi che espongono i pazienti, talvolta poco o male informati, a conseguenze a breve e lungo termine per niente piacevoli e talvolta anche molto gravi.

Prima di prendere in esame l’idea di sottoporsi ad un intervento chirurgico per risolvere i disagi afferenti guance paffute e troppo carnose, è di gran lunga consigliabile prendere in considerazione trattamenti di medicina estetica decisamente meno invasivi e soprattutto prettamente sicuri e innocui per i delicati equilibri dei tessuti facciali.


Primi tra tutti la mesoterapia e la carbossiterapia, passando per i filler nonché i fili di trazione e infine la radiofrequenza.

A cosa serve la bolla di Bichat?

La Bolla di Bichat è collocata nella cavità buccale e si compone di tre lobi chiamati anteriore, intermedio e posteriore.

Presenta quattro allungamenti che terminano presso i muscoli prossimali e confina mediamente con il muscolo buccinatore, di lato con il massetere e, infine, superiormente con il muscolo temporale e con il muscolo pterigoideo.

La Bolla di Bichat convive in stretto rapporto con il dotto di Stenone, il canale per il quale passa la saliva, dalla ghiandola parotide fino cavità orale.

La Bolla di Bichat svolge funzioni importanti per l’organismo e per l’armonia dei processi che si dispiegano tra le trame del nostro viso in cui, anche solo per svolgere attività semplici come parlare, ridere o mangiare, si mettono in moto molti processi tanto affascinanti quanto complessi.

Nel neonato la Bolla di Bichat svolge, prima di tutto, una funzione di sostegno dei muscoli delle guance durante l’allattamento nel cui mentre, altrimenti, il bambino sarebbe a rischio di sprofondare tra il seno materno impedendogli di nutrirsi correttamente e di respirare regolarmente.


Sempre nel neonato e nei bambini, le Bolle di Bichat servono a mantenere lubrificati i muscoli facciali del terzo medio soprattutto durante la masticazione e le principali attività quotidiane del viso.
Per tale motivo più che mai nei bambini le guance sono tanto belle e paffute quanto non lo sono più dalla maturità in poi.

Nell’adulto la Bolla di Bichat tende a ridursi sensibilmente conferendo progressivamente alla persona un volto più lineare e meno formoso, mantenendo le funzioni di idratazione e lubrificazione dei muscoli attigui e di sostegno alla medesima muscolatura.


La Bolla di Bichat tuttavia non scompare mai completamente e in certi casi resta addirittura molto voluminosa e ciò perché non è sensibile alle riduzioni di peso corporeo e, soprattutto nelle persone in sovrappeso o obese, possiede le caratteristiche per raggiungere dimensioni rilevanti come quelle di una palla da golf.

Bichectomia: quali sono i rischi

La bichectomia è un intervento che si esegue in sala operatoria dopo aver praticato l’anestesia locale o generale.

L’intervento si esegue passando attraverso il dotto di Senone, praticando una incisione di 5 mm, e raggiungendo la Bolla di Bichat facendo attenzione a non intaccare i nervi facciali e le strutture dei tessuti circostanti e lo stesso dotto parotideo.

Raggiunta la zona interessata, si elimina interamente la capsula di cui si compone e si richiude l’incisione con particolari punti di sutura.

La pratica chirurgica, considerato il procedimento di cui si compone e le caratteristiche morfologiche e funzionali della Bolla di Bichat, presenta notevoli rischi che è buona norma prendere attentamente in considerazione prima di decidersi a eseguire l’intervento.

Vero è infatti che l’intervento di bichectomia espone sensibilmente ai seguenti effetti collaterali:

  • rischio di un peggioramento dell’attività dei muscoli del terzo medio facciale in quanto la Bolla di Bichat svolge funzioni di lubrificazione e sostegno degli stessi muscoli
  • pericolo di danneggiare i delicati dotti di Stenone con gravi perdite funzionali del processo di salivazione
  • rischio di danneggiare i complessi nervi facciali
  • rischio a lungo termine di ritrovarsi con un volto troppo scavato in quanto, successivamente ai 50 anni di età, le Bolle di Bichat tendono a ridursi sensibilmente in modo autonomo
  • pericolo che, togliendo troppo grasso e eliminando interamente le capsule adipose, si ottenga un lineamento troppo asciutto
  • rischio di conferire al volto un aspetto asimmetrico in quanto gli equilibri in gioco sul volto sono delicati e basta poco per perdere le proporzioni
  • rischio raro, ma rilevante, di perforazione della membrana mascellare con conseguenziale fuga di liquidi nel distretto superiore
  • rischio di privarsi di una parte anatomica del nostro corpo che, in ipotesi di difetti congeniti o patologie della zona maxillo facciale come la palatoschisi, può risultare molto utile per ricostruire i volumi della parte interessata.

Rischi, pertanto, assolutamente da non sottovalutare e che fanno preferire di gran lunga sottoporsi a trattamenti alternativi di medicina estetica, pura o strumentale, prima di ricorrere al bisturi.

Quanto dura la bichectomia?

L’intervento di bichectomia si esegue in sala operatoria ed ha una durata di circa un’ora a cui seguirà un periodo di degenza a base di diete liquide e antibiotici per preservare e non sforzare la zona trattata.


I risultati delle bichectomia sono permanenti in quanto con l’intervento la Bolla di Bichat viene rimossa completamente escludendo la possibilità che si formino nuovamente accumuli adiposi in eccesso come in occasione di aumenti di peso corporeo.

E’ proprio la permanenza del risultato della bichectomia che rende l’intervento operatorio molto rischioso soprattutto nel lungo termine esponendo il paziente a effetti collaterali e controindicazioni di non lieve entità.


La riduzione dei volumi della guancia crea un forte disequilibrio che se nell’immediato post operatorio può anche non creare disagi, con il passare degli anni sottopone il volto a marcate asimmetrie e sproporzioni.


Dopo i 50 anni la zona del terzo medio del nostro volto tenderà spontaneamente a perdere tessuto adiposo e volume, per cui con il passare del tempo i risultati dell’intervento chirurgico potrebbero comportare un eccessivo assottigliamento delle forme, con un volto che può mostrarsi eccessivamente asciutto e addirittura scavato.

Bichectomia e VIP: quali sono le esperienze reali dei personaggi famosi

Molti sono i VIP che ricorrono alla bichectomia, iniziando da molti personaggi famosi americani sino ad alcune celebrità europee.

Chi non dimentica il caso di Demi Moore la quale ad una sfilata di moda è apparsa visibilmente cambiata in volto a causa di un sospetto intervento di bichectomia con esiti poco gradevoli, uno sguardo troppo affilato e zigomi eccessivamente pronunciati.

Recentemente Bella Hadid, Emily Ratajkowski e altre star hanno dichiarato di essersi sottoposte all’intervento.

Si tratta sicuramente di pazienti giovani che tuttavia sottovalutano il fatto che il nostro volto con il passare degli anni è soggetto ad un naturale svuotamento per il quale in futuro potranno desiderare di avere indietro la Bolla di Bichat tanto odiata, ma ormai eliminata.

Bichectomia non chirurgica: perché sceglierla

I rimedi di medicina estetica complementari alla bichectomia chirurgica permettono di correggere gli inestetismi che affliggono il terzo medio del volto attraverso procedure ambulatoriali rapide, prive di fasi pre e post operatorie e altamente sicure nonché prive di particolari rischi sia nell’immediato post trattamento sia nel lungo termine.
A differenza dell’intervento in sala operatoria, i risultati sono reversibili e potranno essere ponderati nel tempo in base alla perdita generale di tessuto adiposo che si verifica con l’avanzare dell’età.

I trattamenti che è possibile prendere in considerazione per correggere la Bolla di Bichat e la mancanza di proporzioni che ne possono conseguire con le altre parti del viso consistono in cure che si risolvono in una singola seduta o in poche sedute di ambulatorio che seguiranno il consulto offerto dal chirurgo plastico per valutare quale sia il percorso più indicato per il paziente.
I trattamenti potranno essere eseguiti singolarmente oppure in combinazione tra loro a seconda delle necessità anche al fine di potenziarne gli effetti.

In buona sintesi i trattamenti indicati in ipotesi di Bolla di Bichat pronunciata e di inestetismi correlati alla zona delle guance e degli zigomi sono:

  • mesoterapia: l’iniezione localizzata di un composto farmacologico personalizzato a base di aminoacidi, minerali, enzimi, vitamine e acido ialuronico per ristabilire la tonicità della pelle e, al fine di ridurre i volumi, a base di sostanze lipolitiche che aiutano a sciogliere il grasso in eccesso correggendo le guance troppo accentuate
  • carbossiterapia: la somministrazione per via sottocutanea di piccole quantità di anidride carbonica che ristabiliscono il microcircolo e attivano i processi fibrotici con ottimi risultati sotto vari aspetti tra cui la correzione di accumuli di tessuto adiposo localizzato (grazie alla rottura meccanica delle cellule adipose e grazie alla riattivazione dei meccanismi metabolici lipolitici)
  • filler: le moderne e varie tecniche di applicazione dei filler permettono al giorno d’oggi di perfezionare i profili di guance, zigomi e di tutto il terzo medio facciale correggendo l’aspetto prominente delle Bolle di Bichat, anche dando volume e tonicità ad altre parti del viso invece scarne di grasso
  • fili di trazione: particolari filamenti spessi come un capello vengono ancorati con una procedura indolore tra i tessuti sottocutanei per sollevare le guance in ipotesi di Bolle di Bichat scivolate verso il basso con l’avanzamento dell’età
  • radiofrequenza: come terapia principale o complementare che utilizza il calore generato dalle onde elettromagnetiche per ottenere due principali risultati che sono la distensione delle rughe (aspetto che qui meno ci interessa) e la correzione della ptosi cutanea che in ipotesi di Bolla di Bichat mostra un volto svilito e triste con guance ricadenti verso il basso.

Anche se si tratta di trattamenti pressoché del tutto sicuri, si tratta comunque di procedure mediche ed è pertanto necessario affidarsi a medici professionisti specializzati nel campo estetico.

Dove effettuare una Bichectomia non chirurgica a Firenze e in Toscana

In Toscana la Dott.ssa Serena Ghezzi è un punto di riferimento nell’ambito della medicina e chirurgia plastica avvalendosi delle più innovative tecniche ambulatoriali e operatorie per valorizzare la bellezza dei pazienti e soddisfare le aspettative desiderate.

La Dott.ssa Serena Ghezzi è medico chirurgo specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, con grande esperienza accademica, ospedaliera e lavorativa in ambito nazionale internazionale, in possesso di licenza di Esperta in Laser terapia e laser chirurgia ad indirizzo estetico.

La Dott.ssa Serena Ghezzi riceve agli ambulatori di Firenze e Prato dove alla visita di consulto ascolterà i desideri del paziente, esaminerà gli inestetismi riguardanti la Bolla di Bichat e indicherà il trattamento migliore per ristabilire le forme del volto e eliminare i disagi anche psicologici che affliggono il paziente, iniziando immediatamente il percorso concordato.

Dott.ssa Serena Ghezzi

Medico Chirurgo | Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

• Referente esclusivo della Chirurgia Plastica ricostruttiva post bariatrica degli Ospedali ASL Santa Maria Nuova di Firenze e San Jacopo di Pistoia
• Diploma di Esperta in Laserterapia e Laserchirurgia ad indirizzo estetico
• Socia ordinaria della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica) e della SIME (Società Italiana Medicina Estetica)
• Iscritta all’Ordine dei Medici di Firenze al n. 13089 il 28/7/2010

Già ricercatrice universitaria, ha maturato una grande esperienza nei più prestigiosi ospedali nazionali e internazionali, con una lunga lista di pubblicazioni nelle più autorevoli riviste del settore e centinaia di interventi chirurgici effettuati.