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Gigantomastia: cos’è, cause, sintomi e come si cura

16 Luglio 2025 Scritto da Serena Ghezzi
la gigantomastia su una donna di mezza età

La gigantomastia è una condizione medica caratterizzata da una crescita eccessiva e anomala del tessuto mammario, che può causare un aumento molto significativo delle dimensioni del seno. Questa patologia, pur essendo rara, ha un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre, generando problemi fisici e psicologici. Le cause della gigantomastia sono molteplici e non sempre completamente comprese. Tra le più comuni vi sono gli squilibri ormonali, soprattutto durante periodi di grandi cambiamenti come la pubertà, la gravidanza o la menopausa. Alcuni casi possono essere associati a condizioni autoimmuni o reazioni a farmaci, mentre in rarissime situazioni può dipendere da una predisposizione genetica.

I sintomi principali includono un aumento rapido e marcato del volume mammario che può provocare dolore, senso di pesantezza, irritazioni cutanee e difficoltà nella postura, con conseguenti mal di schiena, tensioni cervicali e problemi respiratori. Dal punto di vista estetico, la gigantomastia può causare disagio sociale e influire negativamente sull’autostima della persona.

Per quanto riguarda la cura, la soluzione più efficace è spesso la chirurgia plastica. L’intervento, chiamato riduzione mammaria, consiste nell’asportazione del tessuto in eccesso per ristabilire una proporzione armoniosa e alleviare i sintomi fisici. Prima di procedere con l’operazione, è fondamentale eseguire un’attenta valutazione medica che include esami ormonali e diagnostici per escludere altre cause. In alcuni casi, quando la gigantomastia è legata a squilibri ormonali temporanei, può essere utile un trattamento farmacologico mirato, ma quasi sempre la chirurgia rimane l’unica via definitiva.

Dopo l’intervento, il recupero richiede alcuni giorni di riposo e attenzione per evitare complicazioni, ma i risultati sono generalmente molto soddisfacenti sia sul piano funzionale sia su quello estetico.

In conclusione, la gigantomastia è una condizione complessa che richiede un approccio multidisciplinare per offrire un trattamento efficace e migliorare il benessere generale della persona, restituendo armonia e comfort sia fisico sia psicologico.

Cosa si intende per gigantomastia: definizione medica e classificazione


 La gigantomastia è una condizione medica caratterizzata da un ingrossamento eccessivo e sproporzionato del seno, che supera generalmente i 1000 grammi di tessuto in eccesso per ciascun lato. Si tratta di una forma estrema di ipertrofia mammaria che può provocare disagi fisici e psicologici significativi. La classificazione si basa sul volume del tessuto in eccesso e sulla rapidità con cui si manifesta, distinguendo tra gigantomastia progressiva, gravidica e idiopatica.

Quali sono le cause della gigantomastia: genetiche, ormonali o farmacologiche


 Le cause possono essere diverse e spesso combinate:

  • Genetiche, con una predisposizione ereditaria all’ingrossamento mammario eccessivo;
  • Ormonali, soprattutto in fasi come la pubertà, gravidanza o in presenza di squilibri ormonali che stimolano la crescita del tessuto mammario;
  • Farmacologiche, in seguito all’assunzione di alcuni farmaci come estrogeni, antipsicotici o immunosoppressori che possono favorire la crescita eccessiva del seno.

I principali sintomi della gigantomastia: dolore, postura e disagi quotidiani


 I sintomi includono:

  • dolore alla schiena, al collo e alle spalle causato dal peso eccessivo del seno;
  • problemi posturali con conseguente affaticamento muscolare;
  • irritazioni cutanee sotto il seno, con arrossamenti e possibili infezioni;
  • difficoltà nei movimenti quotidiani, nella scelta dell’abbigliamento e in alcune attività fisiche;
  • impatto psicologico, come disagio e scarsa autostima.

Quando la gigantomastia diventa un problema medico


 La gigantomastia si considera un problema medico quando il volume e il peso del seno interferiscono in modo significativo con la qualità della vita e la salute generale, provocando dolore cronico, limitazioni funzionali e disturbi psicologici. In questi casi si valuta l’opportunità di un trattamento chirurgico per ridurre il volume e alleviare i sintomi.

Differenza tra gigantomastia e ipertrofia mammaria


 La differenza principale risiede nell’entità del volume in eccesso. L’ipertrofia mammaria è un aumento moderato o significativo del seno, ma solitamente inferiore a 1000 grammi per lato. La gigantomastia invece è una condizione più grave, caratterizzata da un ingrossamento massivo che può superare anche i 1500 grammi per lato, con maggiori conseguenze cliniche e funzionali.

Come viene diagnosticata la gigantomastia: esami e valutazioni cliniche


 La diagnosi si basa su:

  • anamnesi dettagliata, con raccolta dei sintomi e storia medica;
  • esame clinico per valutare dimensioni, consistenza e simmetria del seno;
  • misurazione del volume e del peso stimato del tessuto in eccesso;
  • esami strumentali come ecografia mammaria o mammografia per escludere altre patologie;
  • valutazione posturale e funzionale per quantificare l’impatto sulla qualità della vita.

Terapie conservative: esistono rimedi non chirurgici per la gigantomastia?


 In alcuni casi lievi o temporanei, si possono adottare terapie conservative come:

  • uso di reggiseni contenitivi e di supporto per alleviare il peso;
  • fisioterapia per migliorare la postura e ridurre il dolore muscolare;
  • terapie ormonali mirate solo se la causa è legata a squilibri ormonali;
  • gestione del peso corporeo per ridurre l’ingrossamento.
     Tuttavia, queste soluzioni raramente risolvono definitivamente la gigantomastia, che spesso necessita di intervento chirurgico.

La mastoplastica riduttiva come soluzione definitiva


 La mastoplastica riduttiva è l’intervento chirurgico più efficace per ridurre il volume e il peso del seno, migliorando sia l’aspetto estetico che la funzionalità. Consiste nella rimozione del tessuto adiposo, ghiandolare e cutaneo in eccesso, rimodellando il seno in modo armonioso e proporzionato. L’intervento aiuta ad alleviare i sintomi fisici e migliora la qualità di vita.

Come avviene l’intervento chirurgico per ridurre la gigantomastia


 L’intervento prevede:

  • anestesia generale o loco-regionale;
  • incisioni calibrate per rimuovere tessuto e pelle in eccesso;
  • ricollocamento del complesso areola-capezzolo per mantenere la sensibilità e la funzionalità;
  • modellamento del seno per un aspetto naturale e simmetrico;
  • sutura delle incisioni con tecniche che minimizzano le cicatrici.
     La durata varia tra 2 e 4 ore, a seconda della complessità.

Cosa aspettarsi nel post-operatorio: dolore, recupero e risultati


 Nel post-operatorio sono comuni:

  • dolore e gonfiore, gestibili con farmaci analgesici;
  • senso di tensione al petto e difficoltà nei movimenti delle braccia;
    uso di reggiseno compressivo per almeno 4-6 settimane;
  • tempi di recupero variabili, con ritorno alle attività leggere dopo 1-2 settimane e a quelle più intense dopo 4-6 settimane;
  • risultati definitivi visibili dopo alcuni mesi, quando gonfiore e cicatrici si attenuano.

Complicanze e rischi legati alla chirurgia di riduzione


 Come ogni intervento chirurgico, la mastoplastica riduttiva comporta rischi quali:

  • infezioni e ematomi;
  • cicatrici ipertrofiche o cheloidi;
  • perdita parziale di sensibilità o necrosi del complesso areola-capezzolo;
  • asimmetrie residue;
  • complicanze anestesiologiche rare.
     La scelta di un chirurgo esperto e il rispetto delle indicazioni post-operatorie riducono al minimo questi rischi.

Gigantomastia e diritto alla copertura sanitaria: quando è un intervento mutuabile


 L’intervento di riduzione mammaria può essere coperto dal sistema sanitario pubblico se la gigantomastia provoca gravi problemi funzionali o dolorosi, certificati da uno specialista. In questi casi è necessario un iter diagnostico e la presentazione di documentazione che attesti la gravità del disturbo. La valutazione avviene caso per caso, e quando approvato, il paziente può accedere all’intervento con spese ridotte o gratuite.

Dove effettuare una correzione di Gigantomastia a Firenze e Prato

La Dott.ssa Serena Ghezzi riceve agli studi di Firenze e Prato dove alla visita di consulto valuterà attentamente le caratteristiche personali, indicando il percorso migliore da intraprendere per correggere i difetti ed eliminare i disagi non solo estetici che ne conseguono.

Permettendo al paziente di riscoprire la propria bellezza e riacquisire la fiducia in se stesso.

La Dott.ssa Serena Ghezzi è medico chirurgo specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, con Diploma di Esperta in Laserterapia e Laserchirurgia ad indirizzo estetico e con  grande esperienza accademica, ospedaliera e professionale in ambito nazionale ed internazionale.

E’ Referente Esclusivo della Chirurgia Plastica ricostruttiva post bariatrica degli Ospedali ASL Santa Maria Nuova di Firenze e San Jacopo di Pistoia e Responsabile della Chirurgia Plastica alla clinica Medlight di Firenze.

A Firenze e Prato la Dott.ssa Serena Ghezzi è un punto di riferimento nell’ambito della medicina estetica e della chirurgia plastica impiegando le tecniche ambulatoriali e operatorie all’avanguardia per valorizzare la bellezza della persona e soddisfare i desideri del paziente.

Dott.ssa Serena Ghezzi

Medico Chirurgo | Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

È referente esclusivo della Chirurgia Plastica Ricostruttiva post bariatrica presso gli Ospedali ASL Santa Maria Nuova di Firenze e San Jacopo di Pistoia. Ha conseguito il diploma di Esperta in Laserterapia e Laserchirurgia ad indirizzo estetico. È socia ordinaria della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica) e della SIME (Società Italiana di Medicina Estetica). È iscritta all’Ordine dei Medici di Firenze al n. 13089 dal 28 luglio 2010.

Già ricercatrice universitaria, ha maturato una grande esperienza nei più prestigiosi ospedali nazionali e internazionali, con una lunga lista di pubblicazioni sulle più autorevoli riviste del settore e migliaia di interventi chirurgici effettuati.