Durante l’intero arco di tempo della gravidanza molte donne sperimentano una serie variabile di cambiamenti fisici che influenzano nel bene e nel male la percezione che la donna ha di se stessa.
Così alcune donne si sentono più belle e sicure durante questo periodo anche grazie all’aspetto radioso e ai cambiamenti positivi della propria figura.
Ciò è stato confermato dagli studi di fisiologia in cui è stato accertato che le variazioni ormonali causano un cambiamento della consistenza dei tessuti che, trattenendo maggiori liquidi e attirando maggiori livelli di nutrienti cellulari, diventano più morbidi, elastici e luminosi.
Altre donne, tuttavia, si percepiscono meno sensuali e attraenti anche a causa degli inestetismi che possono comparire sulla pelle maggiormente sensibile in gravidanza agli agenti esterni dannosi e alle tensioni tessutali a cui è soggetto tutto il corpo.
Striae distensae o gravidiche (smagliature), alterazioni disarmoniche di unghie e capelli, peggioramento del microcircolo e dell’ossigenazione dei tessuti superficiali e iperpigmentazioni della pelle possono essere alcuni dei disagi estetici sofferti in gravidanza che suggeriscono di continuare a prendersi cura del proprio aspetto anche durante i nove mesi di gestazione.
In ogni caso resta veramente importante informarsi dettagliatamente prima di intraprendere qualsiasi trattamento cosmetico ed estetico e seguire sempre attentamente le regole fondamentali per non esporre a rischi se stesse e la nuova vita portata in grembo.
Indice
Molte donne nel corso della gravidanza desiderano prendersi cura di se stesse, della propria bellezza e dei diversi inestetismi che possono comparire anche inaspettatamente.
Tuttavia è importante informarsi compiutamente e scegliere con attenzione i trattamenti estetici e di medicina estetica a cui sottoporsi per non incorrere in rischi inutili per la salute propria e del nascituro.
La regola generale è pertanto di consultare sempre il proprio medico o uno specialista prima di intraprendere qualsiasi terapia o trattamento, non solo di medicina estetica, se siamo in dolce attesa.
Dovranno essere evitati in ogni caso tutti i trattamenti che implicano l’uso di sostanze chimiche a forte efficacia, che prevedono l’uso di macchinari che si basano su una azione termica intensa come i laser, gli ultrasuoni e la radiofrequenza e che prevedono la somministrazione per qualsiasi via di sostanze che potrebbero essere assorbite dal feto.
Ogni gravidanza è unica per cui non è mai possibile affidarsi alle opinioni comuni e ai consigli di personale non qualificato, dovendoci rivolgere sempre al medico curante, al ginecologo, all’ostetrica e direttamente al medico specialista presso cui si desidera effettuare il trattamento.
Via libera comunque per le semplici cure di estetica:
No, in gravidanza non è possibile sottoporsi ad un trattamento di tossina botulinica in quanto non esistono studi sufficienti a comprovare la sicurezza per il feto in relazione ai prodotti utilizzati e in quanto il botulino resta comunque una neurotossina che agisce temporaneamente sui segnali nervosi che arrivano ai muscoli distendendoli e eliminando così le rughe di espressione.
L’assorbimento da parte del feto anche di una quantità minima del prodotto lo potrebbe esporre a rischi giustamente evitabili.
La pressoterapia è un trattamento che fonda i propri effetti benefici sulla pressione dell’aria su determinate zone del corpo per stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, correggere la ritenzione idrica e migliorare l’espulsione delle tossine.
In linea di massima non è indicato eseguire la pressoterapia in gravidanza soprattutto nel secondo e terzo trimestre.
La motivazione risiede nel fatto che la pressione esercitata dalle fasce applicative può comprimere troppo l’addome con il rischio di ridurre la circolazione uterina e di conseguenza la salute del feto.
Stesso discorso del botulino per le iniezioni di acido ialuronico. Anche in questo caso non esistono prove inconfutabili circa la sicurezza per il feto degli iniettivi all’acido ialuronico anche se in linea di massima questa sostanza è considerata sicura, priva di pericoli e assolutamente non conosciuta per causare danni ai pazienti.
Nel corso della gestazione, inoltre, il corpo va incontro a infiniti cambiamenti fisiologici e ormonali che possono mutare la risposta dell’organismo al trattamento. Per cui anche in questo caso la raccomandazione è di evitare in gravidanza i trattamenti a base di prodotti iniettivi, chimici o comunque invasivi.
La carbossiterapia prevede l’iniezione sottocutanea tramite piccolissimi aghi di dosi controllate di anidride carbonica allo stato gassoso per migliorare la texture cutanea, stimolare il microcircolo e attivare i processi fibroblastici di produzione delle componenti extracellulari come elastina e collagene responsabili della salute della pelle.
La carbossiterapia non è un trattamento che è possibile effettuare in gravidanza in quanto la sua sicurezza per il feto non è mai stata accertata e in generale è necessario prendere accorgimenti ulteriori durante i nove mesi anche se siamo di fronte a trattamenti generalmente sicuri e privi di rischi particolari.
La radiofrequenza è un trattamento di medicina estetica che sfrutta le onde elettromagnetiche per riscaldare la pelle e i tessuti sottocutanei al fine di attivare i processi di produzione di collagene ed elastina, ottenere un turnover cellulare e correggere molti degli inestetismi superficiali.
A meno che non siano per scopi terapeutici e che non siano approvate dal medico di fiducia, durante la gravidanza non è possibile sottoporsi ai trattamenti come la radiofrequenza che impiegano strumenti elettromagnetici e che basano la propria efficacia sull’innalzamento della temperatura dei tessuti.
I trattamenti di medicina estetica che prevedono l’utilizzo di sostanze chimiche come il peeling sollevano molte preoccupazioni e devono essere considerati con estrema cautela.
Durante il peeling vengono applicati sulla pelle prodotti che rimuovono le cellule morte superficiali e che esfoliano gli strati superficiali della cute con un’azione chimica molto energica a cui non è consigliato esporsi in gravidanza per la sicurezza del feto e per la sua corretta organogenesi.
Per la pulizia della pelle nel corso dei nove mesi è preferibile sottoporsi a semplici trattamenti estetici privi di rischi chiedendo sempre il parere del proprio medico prima di effettuarli.
La biorivitalizzazione prevede l’iniezione nel sottocute di sostanze ricche di vitamine e acido ialuronico per migliorare l’aspetto del viso e la tonicità della pelle con risultati spesso sorprendenti.
Non è indicato sottoporsi a sedute di biorivitalizzazione in gravidanza in quanto anche se questi trattamenti sono considerati sicuri e attendibili, non è mai possibile garantire che non accada nulla anche perché la risposta individuale durante la gestazione può variare sensibilmente a causa dei mutamenti ormonali e metabolici.
Anche se la biorivitalizzazione è un trattamento sicuro è sempre buona norma eccedere di prudenza durante i nove mesi e privilegiare la sicurezza tua e del bambino consultando sempre e comunque un medico prima di sottoporsi a qualsiasi terapia estetica.
Per tutto quanto sopra detto e considerato in relazione alle iniezioni di acido ialuronico e in relazione alla biorivitalizzazione, va da sé che i filler e i rinofiller non sono trattamenti estetici che possono essere eseguiti in gravidanza.
L’acido ialuronico è un prodotto pressoché completamente sicuro, ma gli studi scientifici ad oggi non hanno dimostrato quali possono essere gli effetti anche di un minimo assorbimento della sostanza iniettata da parte del feto.
E’ buona norma pertanto concentrarsi sulla sicurezza propria e del bambino durante la gravidanza, escludendo di sottoporsi a trattamenti che espongono il feto a rischi che non sono necessari.
La Dott.ssa Serena Ghezzi riceve agli ambulatori di Firenze e Prato dove alla visita di consulto ascolterà ogni domanda che la paziente ha in gravidanza riguardo ai propri inestetismi, indicando il percorso migliore che potrà intraprendere successivamente per correggere i difetti ed eliminare i disagi non solo estetici che conseguono.
Permettendo alla paziente di vivere in armonia con il proprio corpo durante questo bellissimo periodo della vita.
La Dott.ssa Serena Ghezzi è medico chirurgo specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, in possesso di abilitazione medica in qualità di Esperta in Laserterapia e Laserchirurgia e con grande esperienza accademica, ospedaliera e professionale in ambito nazionale ed internazionale.
A Firenze e Prato la Dott.ssa Serena Ghezzi è un punto di riferimento nell’ambito della medicina estetica e della chirurgia plastica impiegando le tecniche ambulatoriali e operatorie all’avanguardia per valorizzare la bellezza della persona e soddisfare i desideri del paziente.