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Come Alzare il Seno con la Chirurgia e Senza Chirurgia

11 Aprile 2023 Scritto da Serena Ghezzi
alzare seno cadente con chirurgia e senza

Il seno è tra le parti del corpo che più dona femminilità e sensualità e quando presenta difetti estetici mina la serenità della donna che spesso deve fare i conti con disagi psicologici, personali e sociali e talvolta con imbarazzi che possono compromettere i rapporti con il proprio partner e il mondo esterno.
I disagi inoltre si possono riscontrare anche su un piano diverso da quello estetico, potendo comportare disfunzioni come posture errate, infiammazioni della pelle o infezioni cutanee che possono pregiudicare il corretto e tranquillo svolgimento delle attività quotidiane.

Il seno è composto da una serie di tessuti e organi che svolgono varie funzioni tra cui la principale è sicuramente l’allattamento modificandosi e ingrossando già dal momento del concepimento sino ai mesi successivi allo svezzamento del nuovo arrivo.
Il seno tuttavia varia forma e proporzioni in ogni caso durante tutto l’arco della nostra vita, è sensibile ai cambiamenti di peso sia in eccesso che in difetto, è influenzato da alcune patologie e risente ovviamente dall’avanzamento dell’età.
Non solo, si adatta anche al nostro stile di vita con probabili diminuzioni di volume se pratichiamo attività fisica intensa o aumenti di volume se conduciamo uno stile di vita sedentario. E non da ultimo risente del fatto che se siamo fumatrici o meno (il fumo causa il rilassamento della pelle).

Al giorno d’oggi per fortuna i rimedi offerti dalla chirurgia estetica sono altamente evoluti e tipicamente sicuri, assicurando risultati naturali con invasività contenuta e degenze di pochi giorni.
Tutto ciò se i disagi hanno un risvolto estetico che è possibile notare.

Se invece i difetti sono minimi, tenui e non notabili a occhio nudo, come nell’ipotesi di un seno lievemente sceso, è possibile intervenire quotidianamente con particolari pratiche e accorgimenti che aiutano a tenere alto il nostro orgoglio.

Seno Cadente: cause e come riconoscerlo

Le cause di un seno cadente sono molteplici e molto differenti, con la possibilità concreta che non si presentino singolarmente, ma spesso in concomitanza tra loro innescando una serie di processi degenerativi che provocano cambiamenti anche repentini e inaspettati nell’aspetto di tale affascinante parte del nostro corpo.

Per comprendere meglio le ragioni per cui determinati fattori incidono su quanto un seno negli anni possa rimanere o meno ben sollevato, è utile sapere che il nostro petto è composto da tre grandi gruppi di tessuti e organi:

  • la componente delle ghiandole lattifere, composta da 15-20 unità che convergono con il capezzolo
  • la componente adiposa, in cui ritroviamo le ghiandole lattifere che vi sono immerse anche per esigenze di idratazione e protezione
  • la componente strutturale, costituita a sua volta da muscoli, legamenti, tessuti connettivi e la stessa pelle che fungono da sostegno per le ghiandole e il grasso che le ricopre.

Compresa la struttura della mammella, è facile comprendere come l’intero sistema mammario sia organizzato in primo luogo per svolgere la funzione dell’allattamento.
E pertanto altrettanto semplice capire che la prima causa del rilassamento del seno sono sicuramente la gravidanza e l’allattamento.

Nel bellissimo periodo della vita della donna in cui mette al mondo il proprio figlio, il seno subisce cambiamenti radicali già a partire dal momento del concepimento, cambiamenti che dureranno per tutto l’arco della gravidanza, dei primi mesi di vita del nascituro e dell’allattamento, fino allo svezzamento del bambino e fino a circa sei mesi dopo lo svezzamento.

Le altre cause di perdita di tonicità del seno con un sua ricaduta verso il basso sono riassumibili in:

  • fumo, le sostanze nocive in esso contenute causano perdere tonicità alla pelle
  • dimensioni eccessive, che con il tempo stira i legamenti e il tessuto cutaneo con maggiore possibilità di ptosi delle mammelle
  • menopausa, con le variazioni ormonali ad essa associate
  • esercizio fisico intenso, che danneggia la componente strutturale del seno provocando la lesione del tessuto connettivale
  • patologie tipiche della componente mammaria
  • aumenti di peso, soprattutto rapidi causano il cedimento delle strutture e il rilassamento del petto
  • diminuzioni di peso, in taluni casi comportano anche la discesa del seno spesso per giunta svuotato

Sollevare il Seno senza chirurgia è possibile?

Vi sono alcune tecniche e alcune accortezze che è possibile prendere per mantenere un seno alto e tonico.


Si tratta di espedienti poco impegnativi che possiamo mettere in pratica quotidianamente, ma che tuttavia lo diciamo sin da adesso non sono in grado di risolvere problemi evidenti di ptosi mammaria e rilassamento generale del seno.

Quando la forza di gravità causa la ricaduta del seno con disagi estetici visibili e talvolta con conseguenze sulle attività quotidiane che possono essere compromesse da posture errate nonché irritazioni e dolori locali, il rimedio elettivo è l’intervento chirurgico.

Solo ricorrendo ad una operazione è possibile risollevare un seno cadente e ptosico e ritrovare la tonicità e le forme che pensavamo di aver perso, diversamente ricorrendo ad altre soluzioni potremmo ottenere esclusivamente piccole migliorie o, più precisamente, potremmo solo riuscire a mantenere le caratteristiche attuali rallentando e prevenendo il peggioramento della situazione.

Tra questi accorgimenti vi sono

  • esercizi per rafforzare il petto
  • creme specifiche
  • alimentazione corretta
  • reggiseni adeguati
  • mantenimento di una corretta postura

Esercizi per Seno Cadente

Tra i rimedi per attenuare i problemi di un seno lievemente rilassato e anticipare conseguenze più spiacevoli, vi sono alcuni esercizi fisici che vanno a rafforzare la zona del petto.

Come abbiamo visto, i seno è composto anche da una componente strutturale in cui vi rientrano i muscoli pettorali e i legamenti.
Allenare tutti i muscoli pettorali, pertanto, aiuterà a mantenere un seno alto e tonico. Pochi esercizi quotidiani ripetuti con costanza ingrosseranno progressivamente le fibre muscolari che di conseguenza avranno maggiore forza per sostenere il peso delle mammelle impedendo soprattutto in età più giovane l’aggravarsi dell’inestetismo tanto sgradito.

Gli esercizi possono essere vari e diversi, a corpo libero o con l’ausilio di attrezzi, a casa come in palestra. Plank, flessioni sulle braccia, jumping jack, brawl, sollevamento pesi, esercizi con elastici e tutte le varianti possibili ed immaginabili.
E tali esercizi possono anche non essere svolti se già siamo dedite a sport o attività comparabili che appunto allenano i muscoli del petto rinforzandoli a sufficienza.

Crema per Seno Cadente e rimedi

Come tutti sappiamo, se bastasse una crema per avere un seno alto, tonico e florido nessuna donna avrebbe disagi, afflizioni o problemi con il proprio décolleté.
Una crema non fa certamente miracoli e non può ovviamente eliminare il disagio di un seno che allo specchio si mostra cadente.

Sicuramente le creme possono essere utili a tonificare la pelle e soprattutto a mantenerla elastica ed idratata, condizione essenziale affinché la forza di gravità non sfibri i tessuti connettivi superficiali aiutando e favorendo la ptosi mammaria. Quindi laddove l’obiettivo sia prevenire il rilassamento del seno e nelle ipotesi rilevanti in cui la pelle si mostri già sofferente, stressata e ipotonica.

A discapito degli slogan pubblicitari, l’effetto rassodante, rimpolpante e volumizzante non lo potremo ottenere con una semplice crema estetica.

Seno Cadente a 20 anni in giovane età, quali sono le cause

A 20 anni e in generale nella giovane età difficilmente una donna sarà affetta da seno cadente e ptosi mammaria.
Difficile non significa impossibile e anche quando il tempo non può essere causa degli inestetismi, vi possono essere altri fattori preponderanti che hanno purtroppo già mostrato i loro effetti sul seno.

Le cause in questi casi devono essere ricercate tra i fattori genetici e costitutivi nonché, in certi casi, tra i fattori alimentari e i fattori esterni come sport e traumi eccessivi.

Il seno è sostenuto principalmente dai legamenti di Cooper che sono costituiti da tessuto tanto resistente quanto sottile. Difetti nella componente genetica ed ereditaria come anomalie nella costituzione possono comportare una lassità del seno sin dalla tenera età, sin dal momento in cui il seno compare e si forma.
Soprattutto nelle ipotesi in cui si verificano degli scompensi ormonali rilevanti oppure in concomitanza di aumenti o riduzioni significative di peso con le consequenziali escursioni nutrizionali che sottraggono alla pelle e a tutti gli elementi strutturali come i legamenti di Cooper un indebolimento e uno sfibramento generalizzato.

A cosa serve la prova della matita

Se avete un seno cadente ne avrete già avuto dei piccoli segnali più o meno evidenti, ma che difficilmente non avrete notato.
Un reggiseno che veste improvvisamente abbondante, uno spallino che tira eccessivamente o che cade spesso, la formazione di rughe tra i seni o di lato ad essi.

Se tuttavia volete una prova casalinga di quanto il seno sia ancora fiero e sostenuto, vi basterà prendere una matita o meglio due matite e posizionarle esattamente nel solco sottomammario di entrambe le mammelle.
Ebbene sì, se cadranno sarete fortunate e potreste ancora rimandare l’idea di ricorrere a rimedi chirurgici o non chirurgici per il seno cadente, se invece rimarranno sotto il seno non dovrete che accettare l’idea che il vostro seno non è più quello di una volta e la gravità ha ormai spiegato i suoi effetti.

Per verificare il grado di ptosi mammaria esiste un metodo scientifico ben più accurato che applicherà il chirurgo plastico calcolando la distanza tra lo stesso solco sottomammario e l’apice del seno che potrà essere il capezzolo o una zona di pelle se il primo è caduto in basso e dovrà essere riposizionato.

Seno Cadente durante e dopo allattamento

E’ bene tenere presente che, al di fuori di ogni necessità di generalizzazione, la causa principale di un seno cadente non è l’allattamento, ma la gestazione. E’ in questa fase che si attivano tutta una serie di cambiamenti ormonali e fisici che, uniti alla predisposizione genetica, causano la successiva ptosi mammaria. Il seno cadente lo associamo al seno solo perché lo noteremo al momento in cui, smesso di allattare, si svuoterà rimarcando i difetti di lassità, tuttavia le cause di tale lassità dovranno ricercarsi nella gravidanza.
Per questo motivo avremo un seno cadente a prescindere dal fatto che abbiamo allattato o meno nostro figlio.

Su questo presupposto, appena sappiamo di essere incinta dobbiamo attivarci immediatamente adottando tutti quegli accorgimenti che prevengono la ptosi mammaria e quindi

  • idratare costantemente la nostra pelle, con l’ausilio di creme specifiche e olio di mandorla
  • usare reggiseni adatti a sostenere gli aumenti di volume in corso
  • mantenere sempre la corretta postura e non affaticarsi eccessivamente stando in piedi.

Sui medesimi presupposti durante e dopo l’allattamento è buona norma non cercare di riprendere subito e velocemente il peso di un tempo, ma adottare una dieta equilibrata ristabilendo il peso corporeo progressivamente nei mesi successivi perché le variazioni repentine non potranno che peggiorare la situazione pregiudicando tra l’altro la nostra salute.

Il filler può risolvere il problema del seno cadente?

La risposta è no e tra l’altro il filler per il seno ad oggi è vietato. Per capirne i motivi dobbiamo fare un passo indietro.

In commercio esiste un filler e cioè un iniettivo che è composto da molecole molto grosse. Trova applicazione in ambiti specifici per il riempimento di volumi rilevanti del nostro corpo come per i glutei.
Negli anni passati questo filler ad alto peso molecolare è stato utilizzato per il “rimpolpamento” del seno, ma gli effetti spesso erano disastrosi con rilevanti e spaventose formazioni di noduli che inducevano le donne al panico e a nevrotici consulti medici e diagnostici anche invasivi.

Per tali motivi il filler al seno è stato giustamente bandito ed oggi non è possibile effettuarlo.

Quale intervento effettuare per risolvere il problema del seno cadente

La mastopessi con o senza protesi è l’intervento chirurgico elettivo per rimodellare il seno nell’ipotesi in cui sia cadente e ptosico e nelle ipotesi sia troppo voluminoso, malformato o asimmetrico.

L’intervento di mastopessi permette di ottenere un seno nuovamente sollevato, fiero e prominente senza tuttavia variarne i volumi.
Durante l’intervento l’areola viene posizionata nella giusta sede nell’ipotesi in cui sia scivolata verso il basso e i tessuti in eccesso vengono eliminati ottenendo un seno tonico e sodo.
Con l’occasione il chirurgo plastico cercherà laddove possibile di eliminare le smagliature e dove non possibile le smagliature miglioreranno in ogni caso per effetto della distensione della pelle e del rimodellamento del seno.

In base ai desideri del paziente e se vi sono le indicazioni, l’intervento potrà vedere l’inserimento di protesi che permetteranno, oltre ad eliminare la ptosi mammaria, anche di donare un nuovo volume al seno.
Stesso discorso nel caso in cui il paziente desideri ridurre un seno eccessivo, ipotesi in cui alla mastopessi si assocerà la mastoplastica riduttiva con asportazione parziale del tessuto ghiandolare.

L’intervento non mina assolutamente la possibilità futura di allattare in quanto non viene minimamente coinvolto l’apparato lattifero compresa l’ipotesi in cui si procede al posizionamento del capezzolo.
Le cicatrici sono pressoché situate nel solco sottomammario e sempre in punti coperti dal bikini, in ogni caso saranno effettuate con una particolare tecnica di sutura che ne garantisce la scomparsa o la lieve visibilità.

I risultati si mostrano sin da subito e sono permanenti, permettendo di dimenticare i disagi estetici, psicologici e fisiologici che avevamo a causa del seno cadente per tornare a sentirci a proprio agio con le proprie forme e ritrovare la sensualità che pensavo di aver perso.

Come Alzare il Seno cadente con la chirurgia a Firenze e a Prato

In Toscana la Dott.ssa Serena Ghezzi è un punto di riferimento nell’ambito della medicina estetica e della chirurgia plastica impiegando le tecniche ambulatoriali e operatorie all’avanguardia per valorizzare la bellezza dei pazienti e soddisfare le aspettative desiderate.

La Dott.ssa Serena Ghezzi è medico chirurgo specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, con qualificata esperienza accademica, ospedaliera e lavorativa in ambito nazionale ed internazionale e con abilitazione professionale di Esperta in Laser Terapia e Laser Chirurgia ad indirizzo estetico.

La Dott.ssa Serena Ghezzi riceve a Firenze e Prato dove alla visita di consulto ascolterà i desideri del paziente, valuterà il seno cadente verificando il grado di ptosi mammaria e indicherà quale potrà essere l’intervento migliore e il percorso chirurgico o non chirurgico da seguire per restituire alle pazienti la bellezza delle proprie forme e la fiducia in se stesse che credevano di aver perso.

Dott.ssa Serena Ghezzi

Medico Chirurgo | Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

• Referente esclusivo della Chirurgia Plastica ricostruttiva post bariatrica degli Ospedali ASL Santa Maria Nuova di Firenze e San Jacopo di Pistoia
• Diploma di Esperta in Laserterapia e Laserchirurgia ad indirizzo estetico
• Socia ordinaria della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica) e della SIME (Società Italiana Medicina Estetica)
• Iscritta all’Ordine dei Medici di Firenze al n. 13089 il 28/7/2010

Già ricercatrice universitaria, ha maturato una grande esperienza nei più prestigiosi ospedali nazionali e internazionali, con una lunga lista di pubblicazioni nelle più autorevoli riviste del settore e centinaia di interventi chirurgici effettuati.